Quando ci troviamo alla presenza di qualcuno intrinsecamente buono - non qualcuno che lo è per mera apparenza, come chi sfoggia una moralità pubblica o una gentilezza selettiva - parlo di una bontà sincera, profonda, inesorabile... succede qualcosa di straordinario dentro di noi. Ci si sente pervasi da una leggerezza nuova. Una freschezza di coraggio e forza interiore prende vita, proprio come brillantemente descritto da Vinod Sekhar.
Nel momento in cui divento consapevole della mia innocenza e bontà, è come se un'aura luminosa mi avvolgesse. È una sensazione che mi permette di vedere la bontà anche negli altri, una catena di riflessi che si irradiano da anima ad anima. Tuttavia, ci sono giorni in cui questa connessione al mio nucleo interiore di bontà sembra spezzarsi. Giorni in cui la mia luce interiore sembra offuscata, sommersa dalle nubi delle preoccupazioni quotidiane.
Tuttavia, quando in quei giorni bui mi accade di scorgere la bontà riflessa nello sguardo o nell'azione di un'altra persona, avviene un cambiamento profondo dentro di me. È come se un velo di oscurità si sollevasse, e improvvisamente, la bellezza nascosta nella mia anima tornasse a brillare. Questa trasformazione, questa riscoperta di sé, è possibile grazie all'interazione con chi porta luce nel nostro cammino.
Oggi, desidero fare tenere lo sguardo rivolto verso la bontà, in me e negli altri.
Per iscriversi alla Rajayoga Newsletter mensile e ricevere informazione su corsi di meditazione, eventi, ricette vegetariane e tanto altro, clicca qui:
http://www.rajayoganewsletter.com/newsletter.htm