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Quando cambio il mondo cambia

pubblicato il 07/03/20

Mike George

In un mondo in cui sembra facile scorgere gli aspetti negativi di tutti i cambiamenti economici e ambientali che stiamo fronteggiando, veniamo incoraggiati a non lamentarci e ad assumercene la responsabilità con espressioni come: “Quando io cambio, il mondo cambia” e “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” e “Il cambiamento comincia da me!”.

Ma di solito ci rimangono domande come: perché e che cosa e come…esattamente?

PERCHE’ devo cambiare io affinché il mondo sia un luogo migliore? Di sicuro non dipende da me!

E CHE COSA esattamente dovremmo cambiare? E COME e da DOVE iniziare precisamente? E QUALE mondo esattamente, quello grande o il mio piccolo mondo? CHI ha il libretto delle istruzioni? E PERCHE’ quelli che dicono di aver già cominciato hanno fatto una differenza così minima?

I cambiamenti avvengono a tre livelli.
- Primo, dentro noi stessi, sulla qual cosa abbiamo il controllo totale.
- Secondo, nei pensieri e comportamenti degli altri, sui quali non abbiamo alcun controllo, ma forse una certa influenza.
- E terzo, nel grande mondo esterno, sul quale non abbiamo alcun controllo e quasi nessuna influenza.

Negli ultimi vent’anni l’industria della ‘gestione del cambiamento’ ha dato origine ad un esercito di consulenti e formatori con l’intento di aiutarci a…gestire il cambiamento!
Tuttavia, nella maggior parte dei casi, ‘gestione del cambiamento’ è un ossimoro semplicemente perché quando ci troviamo con le gomme a terra non c’è processo di cambiamento al mondo che possa essere gestito (qui si arguisce che gestire generalmente significa controllare), ma solamente guidato o al massimo influenzato.

Verità Ovvia

Sembra una verità ovvia che non ci è possibile controllare alcun evento nel mondo che si trovi a più di qualche metro da noi. Di sicuro non possiamo cambiare altre persone. Eppure, se volessimo investigare per un momento sulla causa di quasi tutti i sentimenti di stress, troveremmo che nascono dal tentativo di controllare ciò che non possiamo mai controllare, cioè il mondo e il comportamento delle altre persone.

L’Anima Illuminata

E’ illuminata quell’anima che si è resa conto di ciò, ed è per questo che può sembrare quasi di ‘un altro mondo’, perché non reagisce mai emotivamente a nessun evento né al comportamento di qualcun altro.
Ha visto nel proprio mondo interiore che qualsiasi tipo di ‘reazione emotiva’ indica che ha perso il controllo su se stessa. E’ consapevole che le sue emozioni sono state provocate, introiettate e incorporate perché ancora agisce a partire dalla vecchia credenza che il mondo e quelli che stanno attorno a ME dovrebbero ‘danzare secondo il ritmo della MIA musica’!

E’ un’anima illuminata quella che ha realizzato che non è ciò che accade nel mondo esterno che mi fa sentire così; è ciò che faccio io del mondo esterno ‘dentro di me’ che mi fa sentire così!
E quello che facciamo con il mondo ‘esterno’ comincia dalla nostra percezione ‘interna’.
La nostra percezione è nostra creazione, quindi realmente noi creiamo il mondo ad ogni momento.

E che cos’è che forma la nostra percezione?

Per lo più le nostre credenze. Se credi che il mondo sia ‘un luogo buio e pericoloso’, molto probabilmente percepirai le scene e le situazioni come minacce.
I pensieri e i sentimenti conterranno forme di paura e le azioni con molta probabilità andranno a scapito della tua felicità.
Invece se credi che il mondo sia un ‘terreno di avventure’, vedrai molte situazioni e circostanze come un’opportunità di creatività e giocosità, i pensieri e i sentimenti saranno gioiosi e molto probabilmente la tua ‘in-sperienza’ quotidiana sarà un senso consolidato di felicità.

Quindi, in un mondo di cambiamenti incalzanti, in che modo dobbiamo comportarci con ciò che non è sotto il nostro controllo?
Sappiamo che il cambiamento è inevitabile ma non sappiamo come precisamente si verificherà. Nessuno ci insegna come prepararci all’ignoto, perciò ci sono tre domande che dobbiamo porci.
Sei PRONTO? Sei DISPONIBILE? Sei CAPACE?

Sei PRONTO?

Il primo principio di ‘prontezza al cambiamento’ consiste in una realizzazione facile da capire ma difficile da mettere in pratica la quale ci ricorda che “Non posso controllare niente e nessuno al mondo.

Tutto ciò che posso fare è controllare la mia risposta agli altri”. una volta acquisita pienamente, questa verità fondamentale comincia a restituirci la padronanza su noi stessi non fosse altro perché smettiamo di cercare di cambiare gli altri per i nostri scopi personali. Ciò ci libera dall’inutile spreco di energia dovuto al fallimento continuo.

E’ un fallimento che pochi di noi notano poiché non ci rendiamo conto che la maggior parte dei sentimenti stressanti (verso gli altri e verso il mondo) indicano realmente che stiamo cercando di fare ciò che è impossibile, cioè: cambiare gli altri! Tuttavia, è difficile da mettere in pratica fino a quando non ci saremo liberati dall’illusione che gli altri siano responsabili della nostra felicità.

Quando la spinta a cercare di cambiare gli altri e il mondo diminuisce, riusciamo a realizzare e a praticare la ‘saggezza dell’accettazione’, la quale significa accettare completamente le persone così come sono e il mondo così com’è, in qualsiasi momento. Ciò libera la nostra coscienza dalle abitudini a reagire emotivamente.

La nostra pace interiore ritorna ed è in questo stato di calma che riusciamo a riflettere a ad offrire a noi stessi l’opportunità di vedere con chiarezza e in profondità le ‘tendenze di cambiamento’ nel mondo circostante sia vicino che lontano. E’ questa la base della ‘previsione’ e dell’abilità di ‘anticipare’ i cambiamenti che avverranno. Se non veniamo fuori dal circolo vizioso della costante attività mentale ed emotiva, negheremo a noi stessi il tempo e lo spazio per riflettere e ‘anticipare’ i cambiamenti futuri. E quindi saremo nell’impossibilità di discernere ciò che sarà necessario per rispondere a ciò che ci potrebbe piombare addosso!

Ciascuno troverà il livello di ‘riflessione’ più adatto a sé. Alcuni si confronteranno con i ‘cambiamenti’ più vicini, forse al lavoro, forse nella propria azienda. Altri tenderanno a riflettere a livello globale poiché intuiscono le tendenze di cambiamento nel mondo più ampio che ci influenzeranno tutti e in qualsiasi luogo.

Per esempio, il Triangolo delle Bermuda è un luogo in cui spariscono misteriosamente imbarcazioni ed aerei e non vengono più ritrovati. Come metafora del nostro vivere in un mondo mutevole, il nostro personale Triangolo delle Bermuda è noto come Cibo, Casa e Abbigliamento. E’ qui che i nostri ‘soldi’ continuano a scomparire in quantità sempre crescenti! Il Triangolo delle Bermuda moderno, dove grosse quantità di tempo sembrano sparire per un’intera generazione, sono e-Mail. Facebook e Twitter! Ma il Triangolo delle Bermuda che sta per trasformare tutta la nostra vita, in qualsiasi parte del mondo ci troviamo a vivere, si chiama Energia, Economia e Ambiente. Sono molti quelli che sostengono che è qui che il nostro ‘stile di vita’ attuale sta per scomparire! Vedere in che modo ciò potrà avvenire richiede un certo tempo dedicato alla calma indisturbata e alla riflessione in modo da poter cogliere la relazione e le interconnessioni tra questi tre fattori di cambiamento globale e la loro ricaduta sulla nostra vita personale. Solo allora potremo conseguire un senso più acuto di ciò che dobbiamo fare per prepararci.

Sei DISPONIBILE?

E’ abbastanza ovvio che se ci mettiamo contro qualsiasi cambiamento nel mondo, sia mentalmente che fisicamente, creeremo solamente stress a noi stessi e prosciugheremo le nostre energie. Nel contesto delle relazioni qualsiasi sentimento stressante che nutriamo verso un altro significa che ci troviamo in uno stato di resistenza nei suoi confronti. Significa che vogliamo che sia lui a cambiare per primo. Invece la saggezza di lavorare con qualsiasi energia venga verso di noi consiste nell’accoglierla e nel cogliere il momento offrendo a noi stessi a) l’opportunità di usare l’occasione a nostro vantaggio e b) ‘influenzarne’ il percorso in avanti. Questa è la saggezza del Maestro di Judo, cioè abbracciare qualsiasi cosa arrivi, combinata con la Saggezza del Surfista, cioè cavalcare le onde.

Spesso facciamo resistenza a qualcuno che non ci piace o lo disapproviamo e la relazione si blocca. Ma se riusciamo metaforicamente a mettergli un braccio intorno, a camminarci insieme, ascoltarlo, conquistarcene la fiducia e il rispetto, rimaniamo liberi dallo stress e inevitabilmente si presenterà l’opportunità di influenzarlo. Dobbiamo solamente lasciare andare il tentativo di metterlo a posto, cambiarlo o controllarlo…nella nostra testa. Dobbiamo solamente fare il passaggio interiore dalla resistenza all’accettazione (che non significa approvare o essere d’accordo). Questo libera la nostra disponibilità ad accogliere, la quale a sua volta lascia andare la nostra creatività in modo da offrire un contributo creativo alla situazione. E’ quella scintilla creativa che poi accende il nostro entusiasmo. E le influenze più potenti del mondo su qualsiasi modello o processo di cambiamento sono la creatività e l’entusiasmo.

L’unica cosa che inibisce questi due attributi dell’agente di cambiamento è la paura. La paura è la proiezione di una possibile perdita futura. Sono le nostre paure che dobbiamo ‘gestire’ in qualsiasi strategia di gestione del cambiamento. E’ a questo punto che gestire il cambiamento diventa gestire se stessi. Possiamo solamente controllare o cambiare i nostri pensieri e sentimenti. La paura ostacola l’auto-controllo poiché paralizza la nostra creatività e dirotta il nostro entusiasmo. Ciò spiega perché molti sembrano essere disponibili ad affrontare il cambiamento, persino accogliere il cambiamento…all’inizio! Ma quando si accorgono che ciò potrebbe causare un’eventuale perdita, la disponibilità sparisce, la paura si insedia e alla fine si esprime come resistenza. Eliminare le paure non è così facile poiché richiede la realizzazione che non abbiamo assolutamente nulla da perdere…mai! Semplicemente perché, in verità, nulla può mai essere ‘posseduto’.

Sei CAPACE?

Vi sono molte abilità e capacità che possiamo sviluppare allo scopo di ‘essere in grado di far fronte ad un mondo in cambiamento. Essere resilienti, quando quel mondo in cambiamento ci presenta l’imprevisto, significa essere capaci di imparare dall’avversità, applicare subito ciò che si è appreso e rimettersi in piedi con decisione. La capacità di rimanere spensierati ed ottimisti, di perdonare con facilità, trasformare qualsiasi problema apparente in opportunità, aiutare ed ispirare gli altri, sono tutte competenze riconosciute dell’agente di cambiamento. Ma ci lascia ancora una domanda particolare.

Che cosa ci dà la capacità di affrontare tutti i livelli di cambiamento con irremovibile serenità d’animo? Come possiamo rimanere ‘calmi’ alle prese con un mondo in incalzante mutamento?

La ruota rimane sempre una buona metafora per ricordare come posizionarci nei confronti di ciò che si presenta intorno a noi. Se viviamo solamente una vita di superficie è come essere sul bordo esterno della ruota. Sembra di essere spinti attraverso la vita e che la vita stia correndo oltre! Di tanto in tanto, e forse di frequente, sentiamo di scontrarci e di venir schiaffeggiati dagli eventi.

Fronteggiare un mondo in cambiamento diventa allora energivoro. Ma se riusciamo a raggiungere il centro della ruota, troveremo una calma e una tranquillità che ci permetterà di ‘osservare’ il sorgere e il tramontare, il flusso e il riflusso, l’eterno svolgersi ed evolvere della vita intorno a noi. Da questa ‘centralità’ noi non sprechiamo né perdiamo energia. Possiamo anche cogliere il momento in cui attraversare uno dei raggi della nostra ruota metaforica e prendere parte ad alcune scene e situazioni, per tutto il tempo, breve o lungo, che riteniamo appropriato.

E’ in questa centralità che troviamo il nostro stato più naturale e profondo, quello della calma e del silenzio. Questo è il luogo, lo ‘spazio interiore’ del sé, che non muta mai. E’ la nostra dipendenza dagli stimoli di un mondo mutevole interno ed esterno che ci impedisce di rimanere calmi. Quando ritorniamo a padroneggiare l’abilità di ‘essere nel’ nostro stato di tranquillità naturale, riconquistiamo l’accesso alla nostra pace e al nostro potere interiore. E’ questo che ci dona sia la stabilità che l’abilità di cui abbiamo bisogno per far fronte a qualsiasi cosa il mondo possa mandarci contro.

Domanda: Quali sono i cambiamenti chiave che ritieni potranno avere una ripercussione sulla tua vita nel prossimo futuro?

Riflessione: Quali abilità, qualità, competenze ecc. pensi ti saranno necessarie per fare progredire la tua navigazione?

Azione: Questa settimana, riserva cinque minuti per tre volte ogni giorno per esercitarti a rallentare l’attività mentale e rimanere fermo. Nota l’effetto che ha sulla qualità dell’energia che doni agli altri.

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Commenti

Icona utente Antonella il 31/03/18
Buongiorno Ivan Per aiutare il cambiamento ci sono tre passi che puoi verificare: 1. devo volerlo dal cuore e allora leggerò gli eventi intorno a me in modo diverso. Vedrò segnali che non avevo notato prima… ascolterò le persone che mi indicano cosa cambiare senza l’ego che fa reagire ma con la possibilità di utilizzare quei commenti per iniziare il cambiamento 2. faccio un semplice piano quotidiano. Esempio decido di dedicarmi mezz’ora al giorno per riflettere e meditare, per farmi una camminata nel verde, per parlare con qualcuno con il quale ho bisogno di stare di più, per pulire il cuore rispetto a rancori passati… insomma pianifico qualcosa di diverso in cui investire il mio tempo e energia. Le cose non accadono da sole… devo stimolarle o crearle. 3. mi espongo ad una conoscenza o informazioni che ampliano il mio sapere. Se faccio quello che ho sempre fatto otterrò quello che ho sempre ottenuto! Questo è un po’ lo spirito…. Inizia il corso di Raja Yoga e tanti nuovi stimoli saranno di aiuto. Buon lavoro… e buona pasqua.
Icona utente ivan il 27/03/18
Quindi come si fa a sopportore/aiutare questo cambiamento? cosa bisogna fare perche tutto cio sia in armonia col nostro cmbiare?

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