Recensione Articoli

Relazioni complesse

pubblicato il 28/04/17

Antonella Ferrari

Il mondo delle relazioni è un mondo assai complesso, può rendere molto felici o molto tristi e arrabbiati. Può renderci desiderosi di vivere o refrattari, pieni di entusiasmo o apatici. Persino la paura di amare è un sentimento ormai “normale”.

Pirandello ha citato l’incomunicabilità. Indicava come ognuno parla dal proprio mondo ad un interlocutore che ascolta dal suo mondo. Come potrebbero capirsi? In parte è vero, ma dietro a questa realtà, che potrebbe scoraggiarci, c’è il potenziale di una comunicazione più sincera e significativa che invece avviene quando si oltrepassano alcune barriere.

Immaginiamo di avere 4 barriere
che ricoprono il nostro vero sé, che è come un diamante, ovvero forte, trasparente, prezioso e pieno di colorate sfumature che costituiscono la nostra personalità.
Il diamante è ricoperto di vari strati accumulati nel tempo: credenze/preconcetti, influenze, bisogni, aspettative. Facciamo un esempio: vedo un tizio vestito male, con la barba lunga… magari con la pelle un po’ più scura.

Penserò:
Credenza/preconcetti: è povero.. sarà disoccupato .. forse un barbone… un senzatetto…
Influenze da opinioni esterne: potrebbe derubarmi o farmi del male – sono diffidente..
Bisogno: di non essere messa a confronto con la diversità
Aspettativa: che le forze dell’ordine facciano pulizia..

Qualche anno fa, durante il forum di arte e spiritualità, evento organizzato dalla Brahma Kumaris in Sardegna, arrivò uno degli ospiti che era indubbiamente un artista, si vedeva… ma dava l’idea di non aver forse abbastanza per pagarsi la stanza! Così, avendo noi a disposizione una camera extra, senza verificare se il bisogno dell’altro fosse reale o meno, offrimmo al “povero” artista un soggiorno free. Fu interessante scoprire che il personaggio in questione era un regista talmente ricco da dare poi lui a noi l’opportunità di usare la sua tenuta per seminari e convegni per vari anni!
Questo per indicare come è facile giudicare in superficie e non vedere la realtà dietro all’apparenza. Cosi le credenze prendono il sopravvento, con esse la paura, nascono bisogni indotti da tali percezioni, e inevitabili aspettative che il fuori colmi le lacune interiori.
Se solo ci prendessimo la briga di avvicinarci a noi stessi per guardare fuori con il binocolo della consapevolezza! Vedremmo dei cuori che hanno lo stesso colore, e lacrime che hanno lo stesso dolore.

Questa premessa per dire che le relazioni sono complicate perché noi siamo distanti dal nostro cuore e speriamo di stare vicino al cuore di qualcun altro, tanto vicino da poterlo possedere perché non possediamo il nostro.

La cosa più grandiosa della vita umana è quel sentimento chiamato AMORE, e il gesto più apprezzato nel mondo intero è chiamato RISPETTO. Ma per quanto ambedue siano cosi ambiti, rimangono sulle labbra di molti come richieste e non come doni.

Come si passa dal prendere al dare? Colmandosi al punto in cui ho qualcosa da condividere. E come ci si colma? Prendendo. Ma non da chi non ha e pertanto mi da uno e vuole due, due vuoti non fanno un pieno, ma dalla consapevolezza di chi sono realmente e dalla Fonte di Energia (più che alternativa…) che vive oltre i giochi di questo mondo.
Quando sono colma, gli occhi vedono quello che non potevano vedere prima perché la rabbia ci rende violenti e l’avidità ci rende ciechi e sordi. La valuta più usata nelle relazioni difficili è la reazione, di ego, di rabbia, di gelosia, di irritazione, di aspettative non soddisfatte.

Esiste un altro cambio?
La banca del karma è sempre aperta: investi positività e raccogli bontà. Se pensi bene cose belle avvengono. Ma pensare bene è pensare bene di chiunque non solo di chi ti vuole bene…

Questo è il tempo della semina, sotto la neve di questo tempo buio e freddo come l’inverno, c’è una coltre di grandi sentimenti che sono parte di te e di me. Usiamoli per essere esempi di relazioni migliori.

Quattro pratiche:

1. Non reagire. Serve solo se vuoi far salire la tua adrenalina e consolidare la brutta abitudine di dare contro a ciò che non va. Agire anziché reagire è l’arte della stabilità.

2. Non chiedere. Se accedi alle tue risorse, possiedi talmente tanto da diventare un donatore senza limiti. Allora saresti proprio in sintonia con questo tempo che ha bisogno di questo.

3. Non giudicare troppo in fretta. Rischi di non carpire la realtà dietro alle quinte. Ricorda che l’anima umana è innatamente grande e pura, come un diamante. Se porti lo sguardo oltre e lo intravedi, là dietro la fronte, allora te, anima, incontrerai l’altra anima. Allora saprai cosa vuol dire “incontro”.

4. Sorridi a chi vorresti condannare. Non per diventare un santo, ma per essere vero. Inoltre quando tu sbaglierai l’altro sarà pronto a sorriderti anziché puntare il dito. E il tuo cuore sarà toccato, non solo per la grandezza dell’altro ma perché sai, che quel seme è il tuo.

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