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Rinnovare la propria immagine

pubblicato il 28/07/19

Ti senti un po' stagnante, forse leggermente invecchiato? Hai la sensazione che sia ora di darti una rinnovatina? Sei pronto per una ‘ristrutturazione’?

Ogni anno vengono spesi milioni se non miliardi da milioni se non miliardi di persone che cercano di rinnovare la propria immagine. Nella maggioranza dei casi si tratta di una pratica di superficie focalizzata sulle apparenze. Volti, capelli, unghie, sopracciglia e pelle richiedono tutti un trattamento.
Lo scopo è quello di rinnovare il proprio aspetto fisico nella speranza di accrescere la propria fiducia!

La maggior parte è consapevole che si tratta solamente di trattamenti marginali che sistemano temporaneamente aspetti di superficie. C’è una sottintesa speranza che non viene ammessa, ma dura poco, e cioè che tutto il processo di restauro, in definitiva NON riguardi il proprio aspetto fisico. Tutta la questione è in realtà uno scambio interessato, un business!
Io voglio fare impressione su di te per attirarti con un aspetto nuovo o migliorato e tu mi dai l’energia della tua attenzione e ammirazione che poi converto in un senso di stima e valore! Interiormente molti sanno che tempo e denaro potrebbero essere spesi meglio.

Altri invece si rendono conto che se il senso del proprio valore, la sicurezza, la serenità e persino il proprio fascino, devono essere migliorati, devono venire dall’interno. Non è necessario fare dei cambiamenti visibili, ma è necessario rendere bella la propria personalità, eliminare sul nascere quei pensieri negativi e sentimenti di scoraggiamento e depressione, ‘grattar via’ i cumuli di bisogni non necessari e ‘esfoliare’ quelle credenze e visioni  ormai superate.

Come la ristrutturazione fisica può richiedere una schiera di professionisti, la ‘ristrutturazione della personalità’ di solito comporta la ricerca di un guru per la crescita personale, di esperti su come portare alla luce e ‘liberare’ il proprio potenziale illimitato, meraviglioso e incredibile!

Sembra che ve ne siano tantissimi in giro oggigiorno. Alcuni vanno in libreria alla ricerca degli ultimi manuali di auto-aiuto. Altri si iscrivono ad un corso per ottenere miracolosi cambiamenti in tre giorni, o l’illuminazione nel seminario di un pomeriggio, o la trasformazione nel ritiro di un fine settimana! Nessuno di questi cambierà il tuo aspetto, tranne forse ridare una certa luminosità ai tuoi occhi. Ognuno di essi ha un intento più profondo: aiutarti a fare da te i tuoi cambiamenti! Aiutarti a trovare il tuo potere personale per cambiare ciò che pensi, ciò che provi e il modo di agire. Sono tutti utili, hanno tutti una parte da giocare nel cammino di ricerca della via giusta per te.

Alla fine arriva il giorno in cui si realizza che Roma non fu costruita in  un giorno. Ci vuole tempo e uno sforzo cosciente e focalizzato per realizzare e applicare la saggezza, le intuizioni, gli strumenti e gli interventi interiori verso ‘il me più illuminato, più felice e più gentile’.
Il restauro interiore è veramente un pulire e scrostare l’anima. Ciò richiede l’applicazione continua di intuizioni e informazioni allo scopo di stimolare e sostenere il processo di consapevolezza in atto. E richiede inoltre la cosciente traduzione in azioni delle realizzazioni allo scopo di sostituire le abitudini profondamente radicate di auto-sabotaggio! Infine, una volta che i risultati della pratica sono stati rilevati, ci vuole il tempo della revisione, allo scopo di discernere ciò che funziona, ciò che sento giusto e ciò che ancora mi manca per essere il vero ‘me interiore’!

Può sembrare un duro lavoro. È probabilmente per questo che pochissimi sono in grado di prendere abbastanza a lungo le distanze da stimoli e distrazioni disseminati sulle attraenti superfici del mondo e permettersi di lavorare sugli strati più profondi dei propri problemi mentali ed emotivi.

Quindi…nel contesto di questo breve articolo, per necessità di brevità in un mondo movimentato, ecco sette ‘punti’ di rinnovamento interiore che si possono mettere in pratica quotidianamente senza necessità di mettersi ai piedi di un guru o di una collina per un ritiro di dieci giorni di silenzio. Sono una specie di ‘fermati e comincia’! Questo perché ognuno è un indicatore per SMETTERE ed ognuno contiene un invito per COMINCIARE.

Smetti di RIMPROVERARE e comincia a CREARE.

“Il responsabile è qualcun altro”, è una delle stratificazioni più radicate della nostra programmazione. Ci impedisce di realizzare la dinamica principale della coscienza umana che è il processo creativo della vita e del vivere. Qualsiasi seminario degno di merito faciliterà la tua presa di coscienza di: ‘io sono responsabile del mondo’. Non del mondo ‘fuori‘ ma di come creiamo ‘dentro’ il mondo di fuori! Ma finché continuiamo a giocare a prendercela con gli altri, finché puntiamo il dito mentale contro chiunque altro per ciò che noi sentiamo e per dove siamo, significa che stiamo uccidendo la nostra creatività. Perciò… SMETTILA!

Poi la tua energia sarà libera di COMINCIARE a pensare creativamente. Anche se si tratta solo di retrospettiva all’inizio. Domande tipo: “Come avrei potuto rispondere diversamente o perché ho reagito così?”, servono ad interrompere l’abitudine di dire ‘sono loro che…’ e ti permettono di cominciare a recuperare l’intero spettro delle tue abilità creative. Abbi pazienza, ci vuole poco.

Smetti di PREOCCUPARTI e comincia a VIVERE

Vi sono alcuni, spesso chiamati ‘ricercatori’, che si dedicano a misurare quanto tempo della nostra vita trascorriamo davanti alla TV, o ad un computer o in file di attesa. Di solito tali non-attività corrispondono ad anni. Oppure quanto tempo rimaniamo semplicemente seduti. Di solito sono molti anni. Ma quanto tempo trascorriamo preoccupandoci nella durata di una vita? Giorni, mesi o anni? Potrebbero solo essere una decina d’anni di tutta la nostra vita? Alcuni sembrano ‘preoccuparsi tanto’! Probabilmente è la nostra abitudine più radicata. Nel frattempo saremo i primi a dire di sapere che preoccuparsi è una completa perdita di tempo. Non cambia nulla.

Ci assentiamo dal presente per perderci in un futuro fantasmatico e nel processo sentirci completamente infelici… ora! Quindi…SMETTILA!

E’ facile dire COMINCIA a vivere. Ma in qualche maniera non funziona. Dirlo solamente non rinnova il nostro entusiasmo. Probabilmente perché non riusciamo a vedere che non stiamo vivendo realmente  Non ci accorgiamo facilmente che spesso stiamo solo facendo passare il tempo prima di morire, interrompendolo di tanto in tanto con momenti di eccitazione che scambiamo per vita felice. Occasionalmente, tra uno di questi momenti e l’altro, ci domandiamo: “è questo tutto quello che c’è?” Poi ci preoccupiamo se mai conosceremo l’autentica felicità prima che finisca il tempo! La vita comincia solo quando ti rendi conto di non avere futuro! Adesso c’è da meditare!

Smetti di RIMPIANGERE e comincia a DIMENTICARE

A volte abbiamo bisogno di far riferimento ad un’esperienza precedente per gestire ciò che abbiamo davanti al momento. È quando guardare indietro va bene. Ma desiderare che avrebbe potuto essere diverso, che avremmo potuto fare una scelta migliore, che le cose avrebbero potuto/dovuto essere evitate o difese meglio, significa perdersi in un film mentale illusorio e speculativo. SMETTILA! Dimentica il passato. Come si dice, il passato è passato! Ciò che mantiene in vita il passato è la nostra ‘idea’ del futuro. Continuiamo a usare il futuro per crearci un passato migliore! È tutto intorno alla ‘mia storia’. È la storia di noi che raccontiamo a noi stessi. Non ci rendiamo conto che ‘io non sono una storia’ del futuro o del passato. Io sono io, qui e ora! Se c’è un desiderio di successo e/o di qualcosa da ottenere nel futuro, allora il passato sarà spesso un pesante fardello che ci tirerà indietro con dubbi e scuse: “non posso ottenerlo perché ho detto o fatto o pensato questo … e fatto quello … ” Tutti rimandi a qualcosa che è passato da molto tempo.

COMINCIARE a dimenticare richiede la pratica consapevole di uscire dalla storia della tua vita. Ciò richiede la realizzazione che Io non sono una storia! Il che vuol dire dimenticare quello che gli altri hanno detto e fatto, e quello che io ho detto e fatto come risposta, ieri. E vuol dire anche dimenticare qualsiasi dolore e sofferenza che hai provato per tutti i tuoi ieri. È possibile. Siamo capaci di dare inizio a una nuova storia ogni giorno. Ma, come prima cosa, dobbiamo sperimentare e provare la differenza che ci sarà  nella qualità della nostra vita, nelle nostre relazioni, una volta che avremo smesso di rammaricarci e cominciare a dimenticare.

Smettila di RESISTERE e comincia ad ACCETTARE

Sembra che siamo destinati fatalmente a vivere una vita di resistenza senza accorgercene. Pur sapendo che qualsiasi cosa a cui facciamo resistenza si rafforzerà, tuttavia continuiamo a resistere! Che si tratti dell’idea di qualcun altro, o dei suoi desideri, o opinioni, o semplicemente di qualcun altro, prendiamo posizione ‘contro’ anche se solamente nella nostra mente. In tali momenti stiamo letteralmente distruggendo la nostra contentezza e stiamo generando ansia.

Perciò…SMETTILA! Prova ad accettare tutto. Non vuol dire essere d’accordo, ma smettere di condannare. Così facendo verrà generata una diversa qualità di energia. Quando comincerai ad accettare tutti e tutto e ognuno così com’è, comincerai a sentirti più calmo e molto più positivo riguardo a….tutto e tutti. Comincerai c relazionarti agli altri in un modo che costruisce e nutre la relazione. La puntina uscirà dal solco del disco e la tua vita comincerà a suonare una melodia nuova e piacevole. Si, sarà così!

Smetti di PRENDERE e comincia a DARE

Qualsiasi impazienza significa che non sappiano attendere di ricevere. Attendere, avere, trattenere, aggrapparsi, afferrare, sono tutte forme di appropriazione. Non è sbagliato. E’ solo poco illuminato. Nota che c’è sempre una tensione, un’ansia, forse una forte paura, che si nasconde dietro ad ognuna di esse. È per questo che ti senti stressato. Perciò…SMETTILA! Comincia a ricevere, COMINCIA  a renderti conto e sapere che sempre ricevi ciò di cui hai bisogno, ad ogni momento. Questa è  un’idea rivoluzionaria per tantissime menti, ma non contrastare questa idea. Cercare di farle resistenza è un assalto alla logica. Fermati e rifletti, guardati intorno, osserva dove ti trovi. Riesci a vedere che ciò che sta accadendo intorno a te in questo momento è esattamente ciò ci cui hai bisogno? E se ti sembra o senti che non stia succedendo niente, allora sappi che quel ‘niente’ è necessario in questo momento. Probabilmente è lì per aiutarti a riconoscere e porre attenzione alla tua dipendenza dall’agitazione che accompagna il desiderio che stia sempre succedendo qualcosa.

COMINCIA a lasciar andare, a offrire, condividere, dare e noterai anche che comincerai a ricevere naturalmente. Probabilmente sentirai un tipo diverso di energia che fluirà non dagli altri o dal mondo, ma proprio dal tuo cuore! L’anima che vive per donare è saggia. L’anima che è attenta e condivide è felice. Intelligente è l’anima che riceve, ma non prende mai, allo scopo di donare!

Smetti di PENSARE e Comincia a SENTIRE  

Abbiamo la tendenza ad abbandonare il cuore per vivere nella mente. Viviamo nelle ‘rappresentazioni’ proiettate sullo schermo della nostra mente e questo è il luogo e la ragione di tutte le nostre emozioni. Abbiamo un’idea o ci creiamo un’immagine nella mente. Va tutto bene. Non va bene, però, quando ci ‘perdiamo’ in quell’immagine o idea. Poi, quando succede qualcosa a ciò che quell’immagine o idea rappresenta nel mondo che ci circonda, sembra che stia accadendo a noi. Ciò che proviamo è un’agitazione nella nostra coscienza chiamata ‘emozione’ Dopo poco cominciamo a credere che le emozioni siano tutto ciò che possiamo percepire. Commettiamo questo errore così frequentemente da sembrarci normale. Poi diventiamo dipendenti dalle nostre emozioni e ci dimentichiamo i sentimenti. Il che in realtà significa dimenticare quali sentimenti scegliere. E questo significa veramente che dimentichiamo come non rimanere turbati dentro la nostra coscienza da qualsiasi cosa che accada al di fuori di essa.

E’ facile dire SMETTILA, cioè smetti di vivere nelle tue rappresentazioni mentali. Ma probabilmente si tratta dell’abitudine più radicata nel genere maschile e femminile! Per COMINCIARE a sentire, che vuol dire cominciare a scegliere coscientemente cosa sentire, dovrai abbandonare la mente e ritornare al cuore, il cuore del tuo essere. Quando vivi a partire dal cuore, poi diventi padrone della mente.

Mettiti seduto tranquillamente e comincia il viaggio di un secondo dalla mente al cuore, dal pensiero al sentimento, dal rumore al silenzio, e vedrai da te quello che ‘percepisci’ sarà giusto per te.

Smetti di FARE e Comincia ad ESSERE   

E’ dura smettere di essere uno che agisce compulsivamente! La velocità degli eventi sta aumentando. L’imperativo è quello di fare di più in meno tempo. Attualmente il mondo è pieno di fretta-dipendenti! Non è difficile divenire dipendenti dal ‘fare’, specialmente quando c’è la paura di essere lasciati indietro. Dal momento della nostra nascita sembra che tutto quello che ci sentiamo dire sia: “Questo è quello che devi fare…Questo è ciò che abbiamo fatto…Questo è ciò che deve essere fatto…”!

Ci sembra persino di dover fare qualcosa per rilassarci e non fare niente! Il nostro mantra è ‘Ho da fare’. La nostra attenzione è preoccupata. Il nostro stato è agitato. Crediamo di dovere essere visti dagli altri sempre impegnati a fare qualcosa, lavorare a qualcosa, creare qualcosa. Perciò andiamo a caccia di sentimenti di importanza, realizzazione e valore attraverso l’azione.

Perciò…SMETTILA! Smetti di essere un ‘Essere che fa’ e comincia a fare un umano che è e basta! Puoi iniziare subito lasciando che tutto ciò che sta accadendo, accada, si manifesti e si presenti così come vuole! Riesci a stare con gli altri senza cercare di dare consigli, voler saper su di loro, definirli, farli sentire così come pensi ‘dovrebbero’ sentirsi? Riesci a stare con gli altri e con il mondo e osservare la varietà delle forme e delle molteplici aspetti della vita così come si manifestano e poi scompaiono? Se ci riesci, noterai le finzioni che ti crei, le illusioni che sostieni attraverso il tuo ‘fare’ incessante. Sentirai la realtà e la forza dell’essere che sei. E saprai che questo è tutto ciò che sei. E sarà sufficiente! Abbastanza!

Domanda: Quali punti tra quelli elencati ti risultano più difficili? Perché?

Riflessione: Prendine uno per volta e chiediti: “Perché non mi è facile farlo?” Rifletti con calma!

Azione: Prendine uno al giorno e sperimentalo per tutta la giornata per vedere che differenze produce e quanto difficile sia metterlo in pratica. Poi a fine giornata rifletti su come è andata.

 


 

 

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Commenti

Icona utente Adriana il 11/07/13
Nonostante io lavori in un centro estetico, sono d'accordo con quanto espresso in questo articolo. Tuttavia credo anche che la cura del nostro corpo, se posso definirlo come mi ha insegnato la mia mamma "il tempio dove alberga l'anima" sia una forma di rispetto per l'anima stessa che lo ospita. Non semplicemente la modifica dell'immagine esteriore e superficiale, ma una sua rappresentazione visiva. Non è sbagliato, perciò, a mio parere, cercare di migliorare il proprio aspetto e di esprimere di esso la migliore potenzialità. Stabilire un confine a questo concetto che ne limiti l'abuso è senz'altro difficile. Ma con un po' di amore e di coscienza d'anima si può fare, non credete? grazie,Adriana

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