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Riparare un cuore spezzato

pubblicato il 08/09/19


Aruna Ladva

"Innamorarsi è terribilmente semplice,
ma disinnamorarsi è semplicemente terribile. "
- Bess Myerson

Bess fu eletta Miss America nel 1945. È l'unica donna ebrea a ricoprire tale carica fino ad oggi. In poche parole è riuscita a spiegare così bene il viaggio dell'amore in tutte le sue sfumature.

"Innamorarsi" è semplice. Perché?
In inglese dicono “cadere” innamorati, ma poi tirarsi fuori dalla fossa del dolore richiede tempo, coraggio e rispetto per se stessi. Sebbene i cuori possano essere spezzati per una serie di ragioni, ci concentreremo sull'angoscia causata dalla perdita di una persona cara che potrebbe essere dovuta al divorzio, alla separazione o alla morte.

La morte è una delle più grandi paure della gente, ma non desidero sottovalutare l'enorme senso di perdita e dolore dell'esperienza del lutto; voglio solo evidenziare ciò che è inevitabile. La morte è definitiva e sai che non rivedrai più quella persona e non puoi farci niente. Ma con il divorzio e la separazione, ci sono sentimenti simili di perdita e dolore, ma in più c’è che quel partner è andato avanti senza di te.

Perdere qualcuno attraverso la morte forse lo affrontiamo in modo diverso, comprendiamo che con la morte le forze naturali erano al lavoro e in realtà non era nelle mani di nessuno. Ovvero qualcuno non ha "scelto" di lasciarci perché non eravamo abbastanza bravi! Eravamo a posto.

Eravamo adorabili. Non eravamo il problema!
In un certo senso tutti questi fattori possono rendere un po' più facile per noi lasciare andare. Certo, quella persona amata non potrà mai essere dimenticata, è solo che il modo in cui affrontiamo il dolore può essere diverso. Ci rimane ancora l'assenza di quell'anima nella nostra vita e la guarigione richiederà amore e tempo.

Ma quando una persona amata ci ha lasciato magari per fuggire con qualcun altro, questa è una verità amara da digerire. Mettiamo in dubbio se siamo stati abbastanza bravi, se ciò che abbiamo condiviso fosse reale e genuino. Sospetto, incredulità e mancanza di fiducia ci colpiscono duramente e ci viene da dubitare se era tutto vero o no? Questo atteggiamento mentale ci rende vulnerabili, insicuri o pieni di dubbi. Alcune persone possono persino suicidarsi.

E ricominciare da capo per tutti può essere difficile. Il dolore ci fa dubitare di noi stessi , di loro e della relazione che abbiamo condiviso. La nostra fiducia in noi prende un duro colpo.
Potremmo anche avere il dolore di vederli in giro, che si godono la loro nuova vita senza di noi !! Nessuna meraviglia che i feriti finiscano per ferire gli altri. Come possono le persone vuote riempire gli altri? Non hanno soddisfatto i loro bisogni; quindi come possono essere in grado di soddisfare le esigenze di un altro?

Non è stato questo il consiglio che tua madre ti ha dato da adolescente? Di non dare il tuo cuore a chiunque solo per spezzarlo. Bene, scegliamo a chi diamo il nostro cuore? O è destinato? Potrebbe essere una domanda filosofica molto profonda la cui risposta richiede un altro articolo. Possiamo dire che siamo stati ben avvisati di aprire i nostri cuori e condividerli con gli altri, e se lo facciamo, dobbiamo conoscere tutte le implicazioni coinvolte. Dobbiamo assumerci la piena responsabilità di noi stessi, perché se non lo facciamo, vivremo per sempre incolpando l'altra persona e non andremo mai avanti nella vita.

Nel 1991, i ricercatori giapponesi hanno riconosciuto per la prima volta la cardiomiopatia takotsubo, nota anche come cardiomiopatia da stress o sindrome del cuore spezzato. La condizione è caratterizzata da improvviso dolore al petto e mancanza di respiro ed è spesso innescata da un evento tragico, come vivere un incidente d'auto o ricevere notizie emotivamente difficili. I ricercatori dell’Istituto Cardiologico di Minneapolis hanno studiato la storia medica di 200 pazienti di cardiomiopatia takotsubo al fine di identificare indizi sintomatici e comprendere meglio la dinamica di un “cuore spezzato”. Ci sono molti articoli interessanti disponibili che dimostrano che quando le persone dicono di soffrire di un "cuore spezzato", lo sono letteralmente !!
All'università della Virginia Robert Emery e Jim Coan, due professori di psicologia, pubblicarono alcuni articoli interessanti in questo settore di ricerca.

Quando sentiamo mal di cuore, ad esempio, stiamo sperimentando una miscela di stress emotivo e sensazioni indotte dallo stress nel nostro petto: oppressione muscolare, aumento della frequenza cardiaca, attività dello stomaco anormale e mancanza di respiro. In effetti, il dolore emotivo coinvolge le stesse regioni cerebrali del dolore fisico, suggerendo che i due sono indissolubilmente connessi.
Il motivo di tutte queste prove è di sollevare la preoccupazione che quando permettiamo ai nostri cuori di farsi male, ci ammaliamo. Esiste davvero qualcosa chiamata malattia psicosomatica. Una volta che diventiamo emotivi o stressati, diventiamo vulnerabili e persino più malati, specialmente se la nostra immunità era già fragile.

Dal punto di vista spirituale e karmico, quando una relazione termina, ciò significa semplicemente che il dare e il prendere è finito tra le due parti. Come se ci fosse stato un debito ed ora è stato saldato. Se potessimo guardare indietro e imparare dal passato, allora cresceremo da questa esperienza e saremo grati a loro per essere i nostri insegnanti. Impariamo a non mettere tutte le nostre uova nello stesso paniere e pretendere che quella sia l'unica persona in grado di soddisfare tutti i nostri bisogni. La pressione è molto forte e questa è una richiesta impossibile per una sola persona.

Nessuno è perfetto e se io non sono perfetto, come posso aspettarmi che lo sia l'altro? Dobbiamo accettare che la fine di una relazione non è la morte ma l'inizio di qualcosa di nuovo. Un nuovo me, un nuovo te.
Nessuno mi sta dando dolore. Lasciami prendere la mia vita e la mia felicità nelle mie mani.
Senti te la sensazione ... non il dolore. Quando sentiamo la sensazione diventiamo persone reali. Cominciamo a vivere vite autentiche e possiamo capire il dolore degli altri. Non siamo soli. Abbiamo tutto dentro di noi per sopravvivere.

Non siamo mai soli, l'intero universo è con noi! Siamo venuti nudi e ce ne andremo nudi, senza tenere la mano di nessuno! Siamo liberi e dovremmo valorizzare la nostra libertà! La libertà non ha prezzo!

Purtroppo, non ci sono soluzioni rapide per il mal di cuore. Ma quando pratichiamo la delicata arte della meditazione e tiriamo fuori momenti di riflessione silenziosa, allora possiamo iniziare a gestire i nostri pensieri ed emozioni su una base coerente. Possiamo quindi essere meglio attrezzati per affrontare le sfide quando si presentano.

Non dovremmo mai sottovalutare il potere del legame mente e corpo. Il nostro corpo sarà direttamente influenzato dalle nostre emozioni, ecco perché tante malattie iniziano nella mente. Quindi dovremmo stare attenti alla qualità dei nostri pensieri e fare uno sforzo per mantenere bene la mente e il corpo. Questo è ciò che intendiamo per benessere: prendersi cura dell'essere. Prendersi cura della nostra mente significa che anche il nostro corpo avrà maggiori possibilità di stare bene.

È il tempo ... di prenderci cura dei nostri cuori e delle nostre menti. Ricorda, quella libertà non ha prezzo!

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