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Selfie?

pubblicato il 24/04/16


Aruna Ladva

Sì, alla fine bisogna ammetterlo! Siamo arrivati a un punto in cui noi, come razza umana nel suo insieme dichiariamo che… ci sentiamo soli ed emarginati!
Desideriamo essere inclusi, essere visti, essere riconosciuti, emergere. In pratica vorremmo essere al centro di tutto!

L’ego si colloca davanti alla macchina fotografica e dice: “Hei, Guardatemi, io esisto!”

La scena di gente in posa con in mano un’asta da selfie è ormai comunissima, e non ci facciamo troppo caso. Ma se qualcuno arrivasse da un altro pianeta e assistesse a queste scene bizzarre, direbbe con stupore: “Ma che succede…?” È veramente una strana mania!

Si rischia persino la vita per farsi un selfie. Nel 2015 sono morte più persone mentre scattavano un selfie che in attacchi da squali. Il governo Russo, preoccupato per l’alto numero di incidenti in cui selfie rischiosi avevano procurato ferite e morti, ha divulgato una “Guida al Selfie Sicuro” per mettere in guardia gli entusiasti dai rischi connessi con comportamenti comuni e pericolosi. Ma finora non c’è stato alcun avvertimento riguardo ai danni che possiamo arrecare al nostro sé immortale!

Il selfie può essere un esempio tipico di egocentrismo, vale a dire dell’egoismo che mette al centro se stesso. Qual è l’intenzione dietro al selfie? Alcuni studi suggeriscono che è un bisogno di riconoscimento e apprezzamento. Cerchiamo di ottenere dalla fugace importanza del selfie ciò che sembra non riusciamo ad ottenere dalle vere relazioni umane.

Poiché tutto sta sempre più riguardando ‘me’, abbiamo dimenticato ciò che riguarda il ‘noi’! Quanti si mettono a pensare a quello che viene dopo di noi? Quando andiamo al cinema o al bar, lasciamo pulito per la persona che verrà dopo, oppure rimettiamo in ordine le sedie? Occupiamo due spazi per parcheggiare un’auto sola, o pensiamo agli altri e parcheggiamo in maniera un pochino più sensata? Riportiamo il carrello del supermercato al proprio posto, in modo da non intralciare altri utenti? Rimettiamo al posto in cui sono state prese cose come nastro adesivo e forbici, o creiamo ansia in chi ci mette ore per cercare quelle stesse cose?

Agiamo in maniera egoistica per la maggior parte del tempo, come se il mondo dovesse girare solo intorno a ‘me’!
Potrei fare molti esempi in cui se riuscissimo solo a pensare a ‘noi’ viventi e condividere ed operare come un’unica razza umana, il mondo potrebbe essere un luogo migliore e più pacifico.

Naturalmente vi sono molti fattori in gioco, e ci sono persone che si divertono e basta, ma è veramente giunto il momento in cui prendiamo in considerazione le motivazioni e i comportamenti umani e non seguire solamente l’andazzo.
Pensate che se i bambini e gli adulti ottenessero l’amore e l’attenzione di cui hanno veramente bisogno in casa e dalla famiglia, andrebbero a cercarseli altrove?

Se il nostro mondo fosse fatto di meno amicizie su Facebook e da relazioni più oneste e affettuose, se veramente ci sentissimo parte della famiglia umana, avremmo bisogno di postare le nostre foto segnaletiche per farle vedere al mondo?
Quando usiamo tweeter, tumbir e facciamo zapping on line alla ricerca di gratificazioni istantanee e divismo, ci dimentichiamo che è il nostro vero sé la vera star dello spettacolo!

Quando agiamo a partire dall’ IO di pura coscienza e non dal sé limitato, non sentiamo il bisogno di riconoscimenti e apprezzamenti dagli altri perché riconosciamo il nostro valore. Non abbiamo più bisogno di ‘prendere’. Possiamo donare.
Quando diventiamo consci di ‘noi’ e non di ‘me’, contribuiamo a far sì che il mondo si realizzi in modo più sano e positivo. ‘Noi’ viviamo su questo pianeta, non solamente ‘io’.

È Ora… di fare attenzione e non di fare selfie! La vita riguarda tutti noi e non me!


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