pubblicato il 30/06/20



Antonella Ferrari

Ci sono tanti tipi di persone: quelli che vedono il bicchiere mezzo pieno e quelli che vedono il bicchiere mezzo vuoto. Ma ci saranno anche quelli che vedono solo un bicchiere a metà?
Chi vede il bicchiere mezzo vuoto ritiene che il problema sia più grande di lui. Chi vede il bicchiere mezzo pieno si considera più grande del problema e pertanto sta usando la forza interiore di cui dispone.
Chi vede il bicchiere a metà non vede il problema, vede l’opportunità.

A volte si può rinominare il problema. Ad esempio: sono disoccupato oppure ho un anno da dedicare alla mia crescita interiore.

Nelle relazioni, quando emerge una difficoltà con un figlio, un collega, un’amica ecc. è comune rispondere in tre possibili modi:
1. far finta di niente… Butto giù il rospo e tiro a fare il mio lavoro e macino dentro.
2. Reagisco e attacco
3. Me ne vado – cambio ufficio

C’è una quarta soluzione/opzione?
Per attivare la quarta RISPOSTA, quella più saggia, ho bisogno di rieducare MENTE, INTELLETTO e CUORE. Una “rieducazione” interiore o formazione per la vita, come quella che si sperimenta nella Brahma Kumaris, aiuta nelle relazioni ma in ogni settore della propria realtà quotidiana.

RIEDUCARE LA MENTE
La mente è il luogo in cui viviamo di più perché non smettiamo mai di pensare. Nella mente creiamo la nostra realtà parallela a quella esterna, a seconda di come interpretiamo le circostanze. E le prospettive sono tante… come i pensieri! L’obiettivo è rendere la mente forte e lo è quando passa velocemente da un pensiero negativo ad uno positivo, riducendo così il numero di pensieri che creano perdita di energia e di stabilità.
Pratica: tre volte al giorno, per cinque minuti, fermatevi ad osservare. Semplicemente osservate generando quello stato di distacco dalle emozioni che di solito vi fanno correre, dentro e fuori.

RIEDUCARE L’INTELLETTO

In un ristorante cibo e pulizia si equivalgono. Se il locale ha cattivo odore, incrementare la qualità del cibo non risolve il problema di un luogo che rimane sgradevole. Per trovare la soluzione devo identificare il problema. Come si identifica il problema?
Un calabrone quando entra in un bicchiere o in un altro recipiente del genere, non riesce più a uscire perché cerca l’uscita nel basso e non verso l’alto. Così facciamo anche noi quando non siamo allineati con la nostra verità. Diventiamo confusi e tendiamo ad andare verso il problema, cioè ci buttiamo giù e andiamo verso il basso. Non pensiamo a trascendere, a vedere oltre a volare verso l’alto. Questo è il compito dell’intelletto. Sapere che esistono alternative.
L’intelletto è il contenitore di saggezza profonda, spesso non usata perché questa risorsa è dimenticata. Così i parametri di valutazioni sono grossolani, dettati dalla cultura che alimenta l’odio anziché l’amore, la violenza anziché la pace. Ma il cuore desidera la pace e non vorrebbe mai fare la guerra. È la natura vera del sé.
Esporsi ad una conoscenza spirituale riattiva l’intelletto nelle sue vere facoltà di discernere e decidere al meglio per il sé e per gli altri.
Pratica: leggete qualche pagina ogni giorno e poi estraendo due o tre punti salienti, rendeteli fonte di riflessione scritta. Oppure ascoltate un webinar che parli di spiritualità e nutrite l’anima.

RIEDUCARE IL CUORE
Abbiamo due cuori, quello fisico e quello che equivale al sentire interiore che avviene nell’anima, grazie a pensieri di amore, di benevolenza e compassione. Il cuore di molti oggi è chiuso, rotto o non disponibile. Insomma, in “lockdown!” I virus dell’odio e dell’egoismo hanno generato sfiducia e paura, ma vale sempre la pena rischiare. Nello yoga si sperimenta l’apertura del terzo occhio ovvero della consapevolezza che equivale all’intelletto ma, a ruota, segue il cuore. Quando so chi sono, allora mi sarà più facile risanare le vecchie ferite e tornare ad amare.

LA SOLUZIONE SPESSO RICHIEDE CORAGGIO
“Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri costruiscono mulini a vento”. Considerando che se uno non rischia mette tutto a rischio ….

Meditazione creativa

Rilasso il corpo per renderlo leggero… questo corpo è un incredibile strumento che permette all’anima di esprimersi nel mondo fisico… L’anima non è fisica, è metafisica, è pura energia…
Il corpo si rilassa: le mie gambe, le mie spalle, il mio volto, sono tranquilla sono in un luogo sicuro dove posso lasciarmi andare e affacciarmi a quel mondo interiore che mi chiama a ritrovare e a far riemergere le mie qualità. Ogni giorno voglio dirmi: “Sono un essere speciale.” Lo ripeto più volte affinché entri nel cuore e diventi un pensiero spontaneo…

Riscopro la mia bellezza interiore, la mia forza, mi riconnetto con la forza dell’amore che è in me, con la forza della bontà che mi fa essere generosa, con la forza di uno sguardo che va oltre, per vedere quello che non è visibile nell’altro …. e i miei pensieri diventano magici strumenti di cambiamento, il cambiamento che vorrei vedere in me.
Io sono questa energia in grado di rinnovarsi di crescere ed espandersi, io sono l’anima che guida questo corpo e nel riscoprirmi, nel ritornare a questa consapevolezza qualcosa si accende, qualcosa rinasce qualcosa mi sussurra: “Cambiare è la tua arte, crescere motiva la tua esistenza, riscoprirti è la tua prima responsabilità, non rimandarlo…. il cambiamento è qua ora”.

Un’ azione va e un destino ritorna …. ora decido la qualità del mio destino scegliendo le mie azioni. E la qualità delle mie azioni è basata sulla qualità dei miei pensieri. Quindi in questo momento datevi l’opportunità di creare un pensiero speciale, quello che vi accompagnerà per ore…. create un pensiero, quello che più vi aggrada e scrivetelo nella mente …. affiggetelo da qualche parte e quando rileggendolo ricorderete questa esperienza, sarete di nuovo pronti a ripeterla.

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Commenti

Icona utente cristina il 29/08/20
grazieeeeee

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