Aruna Ladva
C'è una ragione per cui siamo dove siamo, e c'è una ragione per cui abbiamo incontrato certe persone nella nostra vita.
A livello individuale, dalle nostre convinzioni, che sono sepolte nel profondo del nostro subconscio, è stata redatta l'esatta sceneggiatura che meglio si adatta a noi, progettata per il nostro apprendimento, sviluppo, resistenza, rafforzamento e altro ancora.
Alcuni chiamano questo meccanismo il risultato della legge di attrazione.
Ognuno di noi vive e sperimenta la propria vita in un contesto. Ognuno di noi ha uno scenario diverso, anche se simile e tutto accade nel contesto. Chiamatelo scena, copione o trama, siamo gli attori della nostra storia personale.
In passato vivevamo in modo abbastanza semplice perché quello era l’unico “canale” a nostra disposizione. Vivevamo nella nostra famiglia, nella nostra comunità, con la nostra tribù e i nostri rituali. Eravamo limitati e vivevamo entro il nostro perimetro di città e villaggio. Avevamo delle routine, lavoravamo, giocavamo e morivamo... insieme, tutti nello stesso posto. Sapevamo solo cosa stava succedendo nella porta accanto. In genere conoscevamo i nostri vicini e c'erano legami di comunità, ci sentivamo sostenuti, potevamo chiedergli aiuto.
Ma adesso?
Abbiamo il World Wide Web! Entriamo e usciamo dai drammi di persone diverse, clic... clic... clic... di minuto in minuto. Attraverso Facebook e Instagram diventiamo viaggiatori della vita di altre persone, molto spesso persone che non conosciamo o a cui non teniamo davvero o che non incontreremo mai nella nostra vita. Questa dipendenza non ci dà il tempo di riflettere e di vivere la nostra vita correttamente con il potere della nostra mente, creatività e immaginazione.
Possiamo lasciare con noncuranza un commento poco compassionevole e minare l’autostima di un’altra persona. Perché lo facciamo? Poi, cambiando spesso canale, si crea irrequietezza, inquietudine, tensione ed emozioni turbolente nell’anima. La vita degli altri, di cui diventiamo passivi spettatori, sembra più interessante, affascinante e avventurosa della nostra! Tanti pensieri inutili che allontanano delle vere priorità. Non c'è da stupirsi che le persone si sentano depresse e sole.
Possiamo sentirci ricchi e famosi per una giornata chiacchierando con le dive online e “seguendole” letteralmente tutto il giorno, dalla colazione alla buonanotte. Ma aspetta un attimo, cosa succede alla nostra storia? Ne perdiamo le tracce. Il nostro copione diventa secondario, poco emozionante e quindi come ci lascia questo sentimento? Euforici o scarichi? Purtroppo, dopo aver visitato tutti i nostri “amici” su questi siti di social media, ci sentiamo più soli, vuoti e scoraggiati.
Sui social media viaggiamo da un paese all’altro, da un'ideologia all'altra, da un negozio all'altro, da un hobby all'altro, da un personaggio all’altro, tutto in pochi minuti. Ma cosa assorbiamo veramente? Non c'è da stupirsi che le persone abbiano l'ADHD. Con la velocità di tutti questi dispositivi tecnologici, siamo programmati per avere la capacità di attenzione di una formica!
Abbiamo bisogno di renderci conto del nostro valore e di quello della nostra esistenza. Quando guardiamo i nostri piedi, è lì che dovremmo essere. Tutto di noi: i piedi, il cuore, la testa, la mente, il corpo.
Quando siamo stati creati, non eravamo destinati a scrutare la vita degli altri attraverso uno schermo, ma solo ad apprezzare e godere della nostra con chi ci circonda. Quindi, sebbene questa possibilità esista, è meglio cercare di comprendere e gestire semplicemente il nostro contesto.
Diventa l'eroe della tua storia, anziché guardarla scorrere come l'acqua senza uno scopo.
Poni la tua attenzione nel perfezionare la tua vita nel modo che tu scegli. Quando lo farai, allora sarai in pace, grato ... e questo fa sì che ne valga la pena!
È ora… di puntare i riflettori sulla propria parte e di interpretarla bene… come farebbe un eroe.
Per iscriversi alla Rajayoga Newsletter mensile e ricevere informazione su corsi di meditazione, eventi, ricette vegetariane e tanto altro, clicca qui:
http://www.rajayoganewsletter.com/newsletter.htm